ASP Catanzaro: Avviata la campagna di sensibilizzazione sul tema del gioco d'azzardo patologico

ASP Catanzaro: Avviata la campagna di sensibilizzazione sul tema del gioco d'azzardo patologico

(ASP) - Catanzaro, 29 gennaio 2013 - E' stata presentata nella sede della direzione generale dell'Asp di Catanzaro la campagna di sensibilizzazione sul tema del gioco d'azzardo patologico e sulle iniziative intraprese dall'Azienda sanitaria per dare attuazione alla recente normativa, finalizzata a contrastare tale fenomeno. In Italia ci sono milioni di ludo-dipendenti, vittime e portatori di una malattia sociale subdola i cui effetti, pur senza essere dovuti a sostanze reali, sono pressoché uguali all'assuefazione da droghe. La necessità di dotarsi di strumenti per affrontarla, a partire dall'informazione sui rischi di una dipendenza dal gioco, è l'obiettivo della campagna intrapresa dall'Azienda sanitaria provinciale, presentata dal direttore generale Gerardo Mancuso, affiancato dal direttore amministrativo dottor Giuseppe Pugliese e dal direttore sanitario dottor Mario Catalano, e dal dottor Bernardo Grande e dottor Franco Montesano, responsabili dei Ser.T. di Catanzaro e Soverato. In base al decreto Balduzzi, ogni esercizio commerciale in cui è possibile giocare d'azzardo, deve esporre dei manifesti informativi, all'interno e all'esterno dei locali, per informare correttamente i giocatori sui rischi dettati dalla possibile dipendenza. Per questo, l'Asp catanzarese ha già predisposto la stampa di 5mila locandine da distribuire gratuitamente a tutti gli esercizi interessati dalla nuova legge. Bar, centri scommesse, sale giochi e altre attività del genere dovranno adempiere agli obblighi di legge per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste (una multa da 50 mila euro).

conferenza stampa

L'Azienda sanitaria ha già ricevuto 371 richieste per le locandine, di cui 199 nel Catanzarese, 117 nel Lametino, 40 nel Soveratese e qualcuna anche da parte degli autogrill presenti sul tratto autostradale che attraversa la Provincia. Il gioco d'azzardo patologico è un disturbo del comportamento che rientra nell'area delle cosiddette "Dipendenze senza sostanze". I giochi d'azzardo possono sembrare innocui ma in realtà non lo sono perché possono provocare una pericolosa dipendenza in tutte le fasce d'età; sono dei giochi nei quali vengono investiti dei soldi e il cui risultato dipende dal caso e non dall'abilità del giocatore. I principali tipi di giochi d'azzardo sono le slot machine, le lotterie, i gratta e vinci, i poker on line, le scommesse sportive, bingo, i giochi da casinò e casinò on line. Il giocatore patologico sviluppa un legame sempre più forte con il gioco, trascura la famiglia, gli impegni lavorativi e la vita sociale. Aumenta progressivamente la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare e la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, nella speranza di rifarsi.

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"Il gioco d'azzardo è un fenomeno che è stato sottovalutato negli ultimi anni - ha affermato il direttore generale Mancuso - ma che adesso sta emergendo con caratteristiche preoccupanti come il disagio sociale e alcune problematiche di ordine sanitario. Non di rado, infatti, porta con sé patologie psichiatriche che mettono in discussione le situazioni patrimoniali e familiari, per cui è necessario un intervento di tipo medico. A questo bisogna aggiungere alcuni reati perpetrati dai ludopatici, come usura, furto, abuso di potere e truffa ai danni dello Stato". I casi di ludopatici in cura presso i Ser.T. territoriali sono ancora pochi (12 a Catanzaro e 20 a Soverato), ma rappresentano solo la punta dell'iceberg di un fenomeno più difficile da curare rispetto alle classiche dipendenze da sostanze. Non a caso, Grande cita l'esempio di un ventitreenne "schiavo" del poker online che ha appiattito la sua vita in un'automatica ripetizione scandita dal ritmo delle ricariche sul conto personale per poter giocare anche con 4 computer per volta. L'attenzione della famiglia, in casi come questo, è essenziale per cercare di rompere l'isolamento del malato e rendere possibile i trattamenti psicologici, anche di gruppo, che possono dare l'opportunità di uscire dal tunnel. "La situazione clinica di un ludopatico è estremamente originale - ha aggiunto Montesano - perché soffre di una dipendenza senza sostanze che crea lo stesso meccanismo di assuefazione psicologica delle droghe classiche". Su questo punto, l'Asp ha già mosso i primi passi a novembre - quando ha istituito un corso di formazione per 150 operatori - e proporrà la creazione di una cartella clinica uniforme per tutte le strutture provinciali.