ASP Catanzaro: Presentati tre nuovi ambulatori dedicati ai migranti
Catanzaro, 5 ottobre 2011 - E' stato presentato ieri mattina, nella sala conferenze "Domenico Ferrante" dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Lamezia Terme il progetto denominato "Linee di intervento transculturali nell'assistenza di base e nel materno infantile" che prevede l'apertura di tre nuovi ambulatori a Lamezia Terme, Catanzaro Lido e Soverato, dedicati ai migranti con funzione di Centro di orientamento ed informazione. Gli ambulatori sono rivolti ai migranti che non hanno diritto al medico di medicina generale, sono servizi che garantiscono l'assistenza sanitaria oltre che informazione e di orientamento, cio' al fine di rendere maggiormente fruibili i servizi e garantire una maggiore tutela della salute.

L'attivazione di questi tre centri, realizzata dall'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, e' parte di un progetto rientrante nel programma Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie 2010 del Ministero della Salute, all'interno del quale l'Asp catanzarese svolge il ruolo di capofila di un gruppo di partner italiani (Asp Cagliari, Olbia, Palermo, e l'Istituto nazionale per le migrazioni e le poverta', collaborano per un ambito dell'intervento anche le Azienda ospedaliera di Benevento e Azienda ospedaliera "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro). Alla presentazione dell'iniziativa, che si inserisce nell'ambito del progetto "Linee d'intervento transculturali nell'assistenza di base e materno infantile", hanno preso parte la responsabile del progetto Teresa Napoli, il direttore generale dell'Asp Gerardo Mancuso, il direttore amministrativo Giuseppe Pugliese, e gli operatori sanitari e culturali che opereranno all'interno dei tre centri di assistenza e orientamento.

"L'obiettivo principale del progetto - ha spiegato Mancuso - e' l'attuazione di processi di formazione, multidisciplinare e transculturale, rivolta alle diverse professionalita' coinvolte nel progetto; migliorare le competenze degli operatori sociosanitari in materia di procedure d'accesso ai servizi da parte della popolazione migrante e anche potenziare l'efficacia della relazione di cura ottimizzando l'integrazione tra professionalita' diverse ed il lavoro di rete". Si tratta inoltre, ha aggiunto il direttore generale, di "potenziare i servizi sanitari di base per gli immigrati con erogazione dell'attivita' di assistenza attraverso ambulatori dedicati con Centri di orientamento ed informazione alla fruizione dei servizi sociosanitari e sanitari e azioni di raccordo con le rete territoriale di riferimento".